Anno 1933 - Domenica 12 marzo 1933 si inaugura il gagliardetto di Meduno. Alle Autorità viene offerto un vermouth in Municipio. In ritardo, causa un incidente di macchina, senza conseguenze, arriva Don Janes, arciprete di Azzano X°. Si forma un imponente corteo che si dirige in chiesa, sostando prima al Monumento ai Caduti per deporre una corona. Celebra la Messa il parroco Don Giacomo Belletto. Segue quindi la benedizione del gagliardetto, impartita dal Prof. Janes, il quale dopo alcune bellissime parole della madrina, Signorina Anita D'Andrea, pronuncia un alato discorso rievocando l'eroico capitano del Battaglione Tolmezzo, Medaglia d'Argento Bruno D'Andrea, caduto sul Pal Piccolo, a cui s'intitola il Gruppo. Aggiunge, alla fine, calde e felici espressioni il Ten. Stievano. Alle 12.30, all'Albergo «Centa Marin» segue tra la più schietta allegria, il rancio intermezzato dalle canzoni alpine. Ogni anno, fino al 1940, Meduno dedicherà una giornata particolare al suo Gruppo.
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Il Capogruppo della Valmeduna, Vincenzo Mongiat della classe 1895 è combattente nel 1915-18 in Val Dogna e sul Grappa: qui è fatto prigioniero ed incolonnato per la Germania. Passando per il Friuli fugge e ripara sulle nostre montagne. Essendo funzionante il Gruppo di Spilimbergo è tra i primi ad iscriversi. La corrispondenza, tuttora conservata, mostra l'attaccamento del Mongiat all'Associazione Alpini ed i frequenti riconoscimenti degli allora dirigenti all'opera altamente proficua e meritoria del Mongiat stesso.
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La Val Meduna ha tra i suoi decorati: Menegon Benvenuto cl. 1893 - Tramonti di Sotto. Medaglia d'Argento in seguito ad azione militare in Val Dogna sui Pizzi il 24-5-1915 (volontario).
Sergente Mongiat Pietro fu Pietro, cl. 1884 da Chievolis di Tramonti di Sopra (Gruppo «Val Meduna»), Medaglia di Bronzo.
«Sotto il vivo fuoco dell'avversario che cercava dì ostacolare i lavori, con calma e serenità d'animo, prestava opera nel concorrere al salvataggio di numerosi compagni travolti da una valanga, finché veniva ferito».
- Val Pecblak, 2-4-1917.
In forza all'8" Alpini, quindi al Btg. Val d'Adige (Trentino).
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Tenente degli Alpini Geom. Bruno D'Andrea nato a Navarons di Meduno l’8-7-1894, caduto sul Carso il 18-4-1917, Medaglia d'Argento al Valor Militare. II Gruppo «Val Meduna» porta il suo nome. 1915 maggio - all'8° Rgt. Alpini Btg. Tolmezzo a Udine sottotenente - 1915 maggio 24, in trincea a Pal Piccolo con la 12" Compagnia. Fin dai primi giorni si distinse per valore e coraggio. Nel giugno 1915 ebbe l'arduo incarico dì raggiungere con il proprio plotone la cima del Monte Freikofel. Durante il combattimento, fin dalle prime ore rimase ferito leggermente al collo ma egli non volle abbandonare il suo plotone per portarsi al posto di medicazione. Fu allora decorato con Medaglia d'Argento al V. M. di moto proprio del Re con la seguente motivazione:
«Tenne il comando del plotone durante una operazione ardita, dando prova d'intelligenza, coraggio ed energia. Riuscendo ad agire sul fianco nemico, ne determinò la fuga, contribuendo così alla presa della posizione che occupava e facendo inoltre 50 prigionieri».
- M. Freikofel, 6 giugno 1915.
Partecipò indi ad altri combattimenti svoltisi in quel settore distinguendosi sempre per coraggio e valore. Ebbe inoltre tre encomi solenni. Promosso tenente nel marzo 1916. Rimase sul fronte in Carnia fino al novembre 1916 con la gloriosa 12a Compagnia. Indi fu comandato presso la terza Armata dove, sul Carso, trovò, in combattimento gloriosa morte il 18-4-1917.
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Nel 1962, ha luogo a Tramonti di Sopra la riunione degli Alpini della VaI Meduna; è la seconda: essa dovrebbe svolgersi a turno, ogni anno in uno dei paesi della Valle. Sono presenti oltre 130 Alpini, il presidente Scaramuzza, i Sindaci dei tre comuni, il generale Del Din e la popolazione tutta. Messa all’aperto davanti alla Chiesa, quindi rancio alla Cooperativa.
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Anno 1963 - 20 gennaio 1963: A Meduno, gli Alpini della Val Meduna ricostituiscono il Gruppo con 143 Scarponi dei tre paesi della valle, Tramonti di Sopra, di Sotto e Meduno, tra i quali numerosissimi gli emigranti. Dal cortile delle scuole elementari, si muove il corteo aperto dalla banda di Meduno, diretta dallo stesso Vice-Capogruppo, Maestro Gino Cibin. In chiesa don Janes benedice il gagliardetto e celebra la Messa. Successivamente si raggiunge il monumento ai Caduti al quale è deposta una corona d'alloro. Vincenzo Mongiat, vecchio Capogruppo, per la circostanza nominato onorario, consegna il gagliardetto al nuovo Capogruppo Piero Cassan, valoroso combattente nella passata guerra. Parla il sindaco di Meduno, Cav. Valle Ugo, e quindi il presidente di Sezione dr. Scaramuzza tiene il discorso ufficiale. Autorità e scarponi fraternizzano nella bicchierata e quindi al rancio. Nel pomeriggio la banda di Meduno e la fanfara dell'8° Alpini eseguono applaudite musiche dell'epopea alpina, della naja e della montagna.
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I decorati della VaI Meduna della 2’ Guerra Mondiale:
- Medaglia d’Argento Eliseo Mongiat da Faidona di Chievolis:
«Graduato di squadra fucilieri guidava i suoi uomini all’attacco con l’esempio del suo ardito entusiasmo. Raggiunta la posizione avversaria, per evitare una minaccia di aggiramento, sebbene gravemente ferito, unitamente ai suoi si gettava con estremo sforzo sui ribelli assalitori, obbligandoli a ripiegare. Colpito a morte cadeva da prode sul campo».
- Zona Debelo Br. (Balcania) 9 luglio 1942.
- Medaglia d’Argento al V. M. (alla memoria) Sacchi GioBatta di anni 20 da Meduno (Udine), con la seguente motivazione:
«Porta munizioni di una squadra mortai, accortosi che una mitragliatrice era rimasta senza serventi, accorreva con due cassette di munizioni ed apriva nutrito fuoco contro l’avversario che tentava d’impadronirsi dell’arma. Colpito, continuava a far fuoco fino all’accorrere di alcuni commilitoni ai quali affidava l’arma e spirava serenamente, fiero del dovere nobilmente compiuto».
- Kranzikori (fronte greco), 29 ottobre 1940.
- Medaglia d’Argento Vallar Antonio da Tramonti di Sopra (Chievolis) Cap. Maggiore 4° Reg.to Alpini:
«Volontario in reparti d’assalto correva tra i primi al contrattacco, e lasciava la vita sul campo, ferito di baionetta».
- Meletta d’Avanti (Pasubio), 22 novembre 1917.
- Medaglia d’Argento Bidoli Onorino, cl. 1920. Tramonti di Sotto (Campone):§
«Alpino Bidoli Onorino fu Giovanni, 8° Reg.to Alpini, gravemente ferito agli arti inferiori, si trascinava per lungo tratto e raggiungeva una posizione dominante onde battere più efficacemente il nemico con il proprio fucile mitragliatore. Continuava poi a far fuoco finchè non veniva sostituito da un compagno».
- Quota 1842 in Ntenzico (fronte greco), 30 ottobre 1940.
- Medaglia di Bronzo Facchin Antonio, cl. 1915, Batt. «Val Fella» (Sergente) da Tramonti di Sopra:
«Comandante di plotone fucilieri, l’8 marzo 1941 immolava la sua esuberante giovinezza imbracciando la mitragliatrice. Colpito alla fronte ebbe ancora la forza di gridare: sostituitemi!».
- Medaglie di Bronzo (n. 2) Cassan Sante da Tramonti di Sopra, cl. 1891 Guerra 1915-18:
«Essendo stato ferito il comandante del plotone, assumeva il comando del reparto, e resistendo ai continui assalti nemici, manteneva la posizione. Fra i primi muoveva poi all’assalto alla baionetta, incitando i propri soldati a seguirlo».
- Monte Tocaro, 19-20 maggio 1916.
«Con saggia iniziativa portava la sua arma in modo da ridurre al silenzio una mitragliatrice avversaria che batteva intensamente la posizione, costringendo i nemici ad abbandonare il posto».
- Monte Montello, 10 maggio 1918.
- Medaglia di Bronzo Vallar Giovanni da Tramonti di Sopra (fr. Chievolis) primo caduto della guerra italo-greca sul fronte albanese - 8° Reg.to Alpini - Bat.ne «Gemona». Si immolava alle ore 2 del mattino il 28-10-1940 alla conquista di una casermetta doganale greca, colpito da una fucilata al petto da un gendarme greco assediato all’interno.
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La frazione di Campone del Gruppo «Val Meduna» ha 2 famiglie con 6 Caduti.
Tre fratelli: Guerra 1915-18
Beacco Costante (morto nei 1915) - Beacco Giuseppe (1917) - Beacco Cesare (1918).
Tre fratelli: Guerra 1940-45
Bidoli Severino caduto nel febbraio 1941 sul fronte greco; Bidoli Giuseppe 27 marzo 42 e Bidoli Diletto 27 marzo 42 (scomparsi nell’ affondamento della nave «Galilea»).
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Febbraio 1963: Deceduto il Sindaco Cav. Pierantonio Vallerugo, il Consiglio Comunale elegge in sua vece Gino Cibin, già assessore anziano, socio dell’A.N.A., segretario dei Gruppo Alpini e che ha svolto vari compiti come presidente della banda, vice-presidente della Cassa Rurale e del gruppo alpinisti, delegato degli artigiani ecc.
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7 ottobre 1963: A Chievolis muore a 96 anni Valentino Cartelli. Di leva, nel 1896 era stato inviato in Eritrea, dapprima come fante, quindi come Alpino. Era stato attendente del Generale Barattieri. Combatté ad Adua ed è uno dei pochi superstiti di quella tremenda battaglia. Rimpatriato era emigrato nei Balcani a fare il boscaiolo ma poi se n’era tornato in paese e lavorava sempre nelle malghe del Monte Raut, lavoro che da autentico montanaro continuò fino a 90 anni.
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