Anno 1929 - Nel 1929 Egidio Basso, classe 1891, da vita al Gruppo di Sacile, che partecipa all'adunata di Roma e che, da allora, non mancherà mai agli annuali incontri, con ben nutrite schiere di soci, anche se la costituzione ufficiale del Gruppo avverrà nel 1932. Durante tutti i suoi anni di attività Basso verrà sempre ben coadiuvato da Giovanni Nadalin che diventerà Capogruppo dal 1935 in poi e dall'entusiastico appoggio del Colonnello Colle e del Ten. Zancanaro, alpino, per molti anni podestà di Sacile. Egidio Basso (detto Manaresi per la sua amicizia con l'Onorevole Presidente del X° Alpini e per la sua eccezionale capacità di richiamare Penne Nere e di organizzare cerimonie e incontri) sarà la figura preminente della vita alpina di Sacile. Ogni anno egli organizzerà la veglia degli Scarponi al Teatro Zancanaro, abbellito con scenette caratteristiche, con canzoni alpine illustrate dal Ten. Borsetti e da altri tra cui anche il celebre pittore Giuseppe Novello. Il Gruppo, appunto sotto l'entusiastico apporto di Basso e di Nadalin, avrà il suo pieno splendore dal 1932 al 1942, partecipando a tutte le adunate (e, particolarmente celebri, quelle di Napoli e di Bologna).
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Anno 1932 - Il 19 marzo 1932 viene inaugurato ufficialmente, il nuovo Gruppo di Sacile di cui è madrina la Signorina Zancanaro. Diventa Capogruppo Basso Egidio, il quale, nel 1935, cederà il posto a Giovanni Nadalin per riprenderlo dopo la fine della IIa Guerra Mondiale. Il gruppo è intitolato alla M. O. Talentino.
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Il gruppo di Sacile avrà, in seguito, un folto gruppo di Ufficiali oltre che le centinaia di soci: il Generale Costantino Cavarzerani, il Ten. Col. Vicenzini, II Ten. Col. Chiaradia, il Cap. Darlo Chiaradia Medaglia d'Oro sul Don, il Cap. Natale Borsetti, il Ten. Renzo Granzotto, Medaglia d'Argento in Albania, il Ten. Anto Cavarzerani Medaglia d'Oro in Albania, il Ten. Mario Vicenzi, eroe d'Albania, il Ten. Flavio Giol e molti altri Ufficiali Sottufficiali e Alpini decorati.
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Veramente imponenti ogni anno le riunioni in Palazzo Biglia, per il rinnovo delle cariche, per i bilanci, per le relazioni morali.
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Il Gruppo di Sacile è intitolato al Sottotenente di Complemento della 152a Compagnia del Battaglione Monte Arvenis, Talentino Ferruccio Antonio, nato a Madrid, in Spagna da una italianissima famiglia, caduto combattendo sul Monte Busa Alta, Alpi di Passa, il 6 ottobre 1916. Fu tra gli audaci che attaccarono quel monte impervio alto mt. 2456 e 2512. Alla Sua memoria venne conferita la Medaglia d'Oro al valor militare con la motivazione:
«Si offriva spontaneamente per condurre alla conquista di una formidabile posizione montana un plotone e, nel tentare quell'impresa, quasi fantastica, aveva perduto il proprio comandante e parecchi Alpini rimasti schiacciati dai macigni fatti rotolare dall'alto, e dalle mine fatte brillare dal nemico. La perdita di uomini a lui vicini nella preparazione dell'attacco, non affievoliva il suo generoso slancio e, scalata la posizione, superando rocce quasi a picco, con l'aiuto di funi, sotto il tiro incrociato delle mitragliatrici e getto di bombe si lanciava eroicamente all'attacco alla testa dei suoi. Balzato primo nella trincea avversaria, difesa da una compagnia di Kaiserjäger, con sommo disprezzo del pericolo e leonino coraggio, impegnava una lotta corpo a corpo, finché cadeva colpito a morte. Eroico sacrificio che valse a condurre il resto delle truppe alla vittoria con la conquista dì quelle importanti posizioni».
- Monte Busa Alta, 5-6 ottobre 1916 (Boll. Militare - Dispensa 14 del 1923).
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Anno 1936 - Il 13 settembre 1936, anche il Gruppo di Sacile parte per l'Adunata Nazionale di Napoli. In stazione essi salgono sulla tradotta che è già a buon punto con molti amici friulani. Arrivati a Napoli, il Generale Cavarzerani, conte di Sella Nevea, aiutato dal tenente Borsetti nelle funzioni di Tenente dì campo, dirige il traffico con altri Alpini sacilesi in Piazza Plebiscito. Al balcone è presente il Principe di Piemonte e, al San Carlo, il Generale Cavarzerani, dirige i cori alpini con grande successo, presenti le massime autorità della città e Balbo e Manaresi. Sarà memorabile poi la serata al Ristorante Zi Teresa. Il Gruppo di Sacile è quasi al completo; partecipano, come commensali, Balbo e Manaresi e le scenette non si contano, scenette dì alto spirito alpino. Egidio Basso verrà chiamato e acclamato in molte adunate per il suo notevole spirito burlone, Veneto e alpino.
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Anno 1946 - Nel 1946 si riforma il Gruppo di Sacile di cui diviene capogruppo l'architetto Borsetti; vice è Giovanni Nadalin con segretario Basso. Resteranno così fino al 1957, quando daranno le consegne al nuovo Capogruppo Candotti.
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Anno 1952 - Sacile, il 19 marzo 1952 è tutta animata di Alpini della Sezione nostra e di quelle vicine; da Tolmezzo giungono un Reparto armato dell'8° Alpini, e la fanfara del Reggimento. L'ammassamento ha luogo al campo sportivo, dopodiché il lungo corteo, fanfara in testa, sfila per le vie cittadine fra due ali di folla plaudente. Molte le Autorità presenti. Al monumento ai Caduti viene deposta una corona d'alloro, quindi Don Janes celebra la Messa al campo e pronuncia un vibrante discorso. Il corteo si ricompone per ritornare in Piazza Plebiscito, nereggiante di folla entusiasta. Qui una graditissima sorpresa attende gli Alpini: il Gen. Battisti, recente reduce dalla Russia, di passaggio nella zona, porta il saluto alle Penne Nere. Con lui c'è anche il concittadino Col. Piccin. Commovente l'affettuoso abbraccio fra il valoroso Generale e il Generale Della Bianca. Parla quindi l'Architetto Borsetti, e il Dr. Scaramuzza, Presidente della Sezione, tiene il discorso ufficiale. Chiamato a gran voce, il Gen. Battisti parla alla folla attentissima. Poche parole concise, da soldato, che si sono concluse così: «Non c'è Patria, senza Alpini». Quindi le Autorità sono ricevute in Municipio per un vermouth d'onore. A mezzogiorno ha luogo il rancio.
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Anno 1964 - Il 22 giugno 1964 muore il Col. Pietro Basso. Nato a Sacile il 17 settembre 1911, dopo la scuola Allievi ufficiali di complemento a Bassano del Grappa, è inviato all’Ottavo Alpini, Battaglione Gemona nel 1936 ed il 10 ottobre è nominato sottotenente. Viene richiamato a Barce il 13 ottobre 1937. Viene inviato verso la frontiera egiziana il 31 gennaio 1940. Il 4 gennaio 1941 è catturato a Bardia (Cirenaica) ed inviato ai campi di prigionia di Alessandria e Geneifa in Egitto e quindi a Bombay, Bihar e Punjiab in India da dove rimpatria il 7 agosto 1946. Assegnato all’Ottavo Alpini - battaglione Tolmezzo - il 10 marzo 1947. Il 6 giugno 1962 prende il comando, come tenente colonnello, del battaglione Cividale. Durante un’esercitazione, muore il 22 giugno 1964, Gli erano state insignite: la medaglia commemorativa di lunga permanenza in Libia (dal 10 giugno 1940 al 4 gennaio 1941); la croce al merito di guerra; il distintivo del periodo bellico 1940-1943; la croce d’oro per 25 anni di servizio militare; la medaglia militare di bronzo per 10 anni di effettivo comando di truppa.
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Anno 1966 - Il 23 ottobre 1966, il Gruppo di Sacile, di recente ricostituito, riprende la sua attività sotto la spinta del Capogruppo Giorgio Capalozza, da poco eletto. E' presente il Consigliere Nazionale Dr. Toniolo, ci sono alcuni Gruppi viciniori, c'è il Vessillo della Sezione portato dall'alfiere Cescotto. Viene officiata la Messa al Duomo da Mons. Antonio Pasqual, quindi il corteo si porta al Monumento ai Caduti dove viene deposta la corona e dove tiene il discorso ufficiale il nuovo Capogruppo Capalozza. Segue quindi il rancio da Dino, dove parlano Capalozza, il Dr. Tomolo e il maestro Perin per l'Amministrazione Comunale.
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Anno 1968 - La sera del 7 dicembre 1968, in Sacile, al ristorante «Da Dino» c’è la cena annuale del Gruppo; viene portato a conoscenza dei presenti l’assegnazione del premio di bontà «Romano Della Valentina» 1968 al Capogruppo di Sacile, Capalozza con la motivazione:
«Uomo buono nel senso più ampio della parola, sempre gentile, comprensivo e umile nel suo lavoro e nei contatti con i suoi simili, fa in modo che quanti lo avvicinano si sentano centro di sua premurosa sollecitudine. Egli è così con tutti per sua naturale gentilezza e per viva sensibilità ai bisogni altrui, sempre pronto ad accorrere, a portare assistenza e conforto a chi ne abbia bisogno. Due soli episodi, e ve ne sarebbero degli altri da ricordare, dimostrano la sua umana comprensione e sensibilità: le cure e le attenzioni verso la sua vecchia insegnante sola ed inabile, la continua e più che fraterna assistenza ad un amico che pazientemente assecondò non badando alle pur frequenti sue irascibilità ed in temperanze, aiutandolo fino alla morte. Esempio di sublime amore e disinteressata dedizione al prossimo per le sue rare qualità di bontà e premuroso altruismo. Il Signor Giorgio Capalozza, voglia accogliere il presente riconoscimento come un timido grazie di chi ne apprezza le virtù e le addita al pubblico esempio ».
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Giorgio Capalozza, cl. 1919, già della 3a Compagnia Mista Julia, partecipa nel 1940-41 alla guerra greco-albanese. Invalido di guerra. Iscritto dal 1945 all’A.N.A. dapprima a Spilimbergo e quindi a Sacile.
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Anno 1969 - 1° gennaio 1969: Gli Alpini di Sacile regalano al primo nato di quest’anno, una carrozzella.
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Anno 1971 - Maggio 1971 - Il consigliere del Gruppo di Sacile, Antonio Altinier, appunta al petto del «vecio» Natale Mariotto, una Medaglia d’Oro, conferitagli dal Gruppo stesso che lo vede sempre fra i primi e i più attivi in ogni circostanza. Natale Mariotto, nativo di Oderzo, classe 1901, ha partecipato alla guerra 1915-18 a Musestre Capo Sile, sul Monte Grappa, fino alla grande offensiva, al campo di aviazione di Treviso. ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
Il 24-5-1971, alla giornata del decorato, c’è anche Basso Olivo da Sacile, classe 1919. Prima Croce al valor militare come Alpino del «Tolmezzo»:
«Capo squadra segnalatori, verificatasi una in filtrazione nemica, accorreva prontamente con la propria squadra per arginare l’offesa. Attaccato da elementi avversari, li ricacciava con nutrito lancio di bombe a mano, mantenendo la posizione».
- Monte Golico (Grecia) 9 marzo 1941.
Seconda Croce al valor militare come caporale maggiore sempre del «Tolmezzo»:
«Graduato telefonista di un battaglione alpino impegnato in duri combattimenti difensivi, si prodigava incessantemente per assicurare l’efficienza dei collegamenti, provvedendo, in condizioni particolarmente difficili, a riparare le linee ripetutamente interrotte per la violenza del fuoco nemico».
- Nowo Kalitwa (Don - Russia) - 20 dicembre 1942 - 17 gennaio 1943.
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Anno 1973 - 12-5-73: Una vera festa alpina a Sacile per la partecipazione di vecchi combattenti alpini di Grecia e di Russia; per il concorso di giovani alpini e di folto pubblico, membri del Circolo Culturale Sacilese; per la presenza del dottor Giulio Bedeschi e di una rappresentanza della Sezione A.N.A. di Pordenone. Il dottor Bedeschi presenta il suo ultimo libro «Nikolajewka, c’ero anchio». Promotori dell’incontro il Gruppo Alpini in congedo di Sacile e il Circolo Culturale locale di cui erano presenti i Presidenti Capalozza e ing. Borsetti. Alla fine della riunione il dottor Bedeschi consegna una «penna d’oro» ricordo a otto reduci alpini di Russia iscritti al Gruppo A.N.A. di Sacile. Uguale «penna d’oro» è consegnata dal Presidente Candotti, tra un’ovazione generale, al dott. Giulio Bedeschi. La penna d’oro è data ai reduci Antonilli Giuseppe, Basso Olivo, Cesa Angelo, Camerin Pietro, Da Re Giuseppe, Casagrande Luigi, Nadal Giuseppe, Poletto Virgilio, Toffoli Giovanni, Triadantasio Mario.
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Anno 1974 - Il 15 settembre 1974 c’è l’Adunata sezionale a Sacile con notevole partecipazione di molti Gruppi e di Alpini; il corteo sfila lungo le vie della città del Livenza. In piazza del Popolo S. Messa celebrata da don Ascanio De Luca, già cappellano della Julia durante la guerra. Parlano il Sindaco di Sacile Da Re e l’oratore ufficiale dr. Giulio Bedeschi. Grande rancio al campo lungo l’idilliaco corso del Livenza. Nel pomeriggio, il Coro ANA di Vittorio Veneto tiene un concerto corale di motivi alpini e di montagna in Piazza del Popolo. Tra gli organizzatori della manifestazione di Sacile il Consigliere sezionale Campo Luigi, nato a Sacile il 15-3-1926. Consigliere del Gruppo di Sacile. Alpino dell’8°. Iscritto all’A.N.A. dal 1948.
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