Anno 1956 - Il 22-4-1956 si inaugura il Gruppo di Fontanafredda che si stacca dalla sottosezione di Sacile e viene intitolato alla Medaglia d'Oro Granzotto. La Messa è celebrata da Don Janes e madrina del gagliardetto è la Signora Ceolin il cui padre è morto in Jugoslavia. La giornata è purtroppo molto brutta e piove a catinelle; ciononostante c'è molta gente anche perché la cerimonia è allietata dalla presenza della fanfara del 3° Artigl. e dal picchetto dell'8° Alpini. Nella sala del cinema parla l'architetto Borsetti, Capogruppo di Sacile. Si svolge quindi il pranzo nella sala da ballo, dove parla Magnani, da poco tornato dalla Russia.
- Capogruppo Giuseppe Sfreddo.
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Fontanafredda ricorda i suoi decorati: Croce Valor Militare Cimolai Giovanni, cl. 1919 - Caporale Maggiore del Tolmezzo.
«Comandante di Squadra mitraglieri - già distintosi in precedenti azioni - interveniva di propria iniziativa durante un attacco di sorpresa sferrato dal nemico e con precisa azione di fuoco concorreva validamente a contenere e respingere l'avversario».
- Nowo Kalitwa - Don - Russia 25-26 dicembre 1942.
- Croce al Valor Militare al caporal maggiore, 1° gruppo alpini «Valle», battaglione «Val Natisone» Sfreddo Celeste di Nicolò, da Fontanafredda (Udine), cl. 1910. «Comandante di squadra fucilieri, attraverso aspro terreno e sotto violento fuoco di fucileria e mitragliatrici avversarie, guidava brillantemente i suoi al combattimento. Nel corso della lotta, per peggiorate condizioni atmosferiche e di visibilità, rimasto privo di collegamenti e di ordini, di iniziativa, si spingeva avanti, prendeva contatto con le altre squadre del plotone impegnato e con esse contribuiva alla buona riuscita dell'azione»
- (Val Smokthina (fronte greco), 15-17 aprile 1941).
- Croce al Valor Militare all'alpino (8° Alpini) Zorzetto Evaristo fu Antonio, da Sacile (Udine) abitante a Fontanafredda.
«Durante un attacco contro forte posizione nemica, sotto intenso tiro di mortai e di armi automatiche, sprezzante del pericolo, era tra i primi nell'assalto, incitava i camerati e, sempre tra i primi, raggiungeva l'obiettivo»
- (Quota 1615 di M. Colico (fronte greco), 11 marzo 1941).
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Anno 1972 - Il 24 novembre 1972 muore Gottardo Isidoro, classe 1892, nato a S. Giovanni di Polcenigo ma abitante a Fontanafredda dove era iscritto e di cui è stato immancabile alfiere, decorato di Medaglia d’Argento con la motivazione:
«Combatteva con mirabile valore e nel contrattacco finale si slanciava avanti, alla testa della propria squadra incitando i compagni. Gravemente ferito rinunciava ad ogni cura e non si lasciava allontanare che quando ebbe vista conquistata la posizione».
- Zelloncon fel, 8 luglio 1915.
Egli è stato promosso aiutante di battaglia. Cavaliere di Vittorio Veneto.
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