Anno 1938 - Il 30 gennaio 1938 Caneva, che ha sanato le parziali rovine infletterle dalla scossa tellurica dell'autunno '36, saluta la rinascita ufficiale del Gruppo con un animato convegno di Penne Nere Venete e Friulane, per dire al Presidente Nazionale, Ecc. Manaresi, che la famiglia alpina è diventata ancora più grande ed entusiasta. Ci sono la Sezione di Udine con il labaro del Gruppo Sezione dell'8° Regg.to, le rappresentanze carniche, isontine, di Vittorio Veneto, Conegliano, Treviso, Belluno ed altre Sezioni. Suonano la banda alpina di Sesto al Reghena e quella di Sacile. Alle 10 giunge alla stazione di Sacile S. E. Manaresi, ricevuto dal Prefetto, dal Gen. Costantino Cavarzerani, da tutte le Autorità civili, politiche e militari e quindi prosegue per Caneva. Qui, celebra la Messa Don Janes, che benedice il nuovo gagliardetto di cui è madrina la piccola Ines Ortolan. Parlano il Gen. Cavarzerani e Don Janes. Prende poi la parola S. E. Manaresi. Gli Alpini sfilano mentre le fanfare intonano gli inni della Patria. S. E. Manaresi, visita l'importante centrale elettrica di Caneva. C'è quindi il rancio.
--------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
Anno 1953 - Il 18 aprile 1953, a Caneva di Sacile, l'aiutante di battaglia Amedeo Manfè ricostituisce il Gruppo il quale svolge una attività proficua soltanto fino al 20 agosto 1955, quando verrà sciolto.
--------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
Tra i suoi decorati, Caneva ricorda: Manfe’ Amedeo. Coll' Ottavo Alpini, all'inizio della guerra è sul Pal Piccolo e Pal Grande, distinguendosi al famoso «trincerone»: il 10 marzo 1917 si guadagna al Pal Grande la Distingue! Conduit Medal (medaglia d'argento inglese). Nel dicembre 1917 ferito e prigioniero sul Monte Grappa, si merita la medaglia d'argento con la motivazione:
«Durante un violento e sanguinoso bombardamento nemico coadiuvava efficacemente il comandante di battaglione, fronteggiando i reiterati attacchi nemici, guidando i rincalzi in zone intensamente battute e infondendo nei suoi spirito offensivo. Travolto dallo scoppio di un proiettile, prontamente rialzavasi e con esemplare fermezza continuava a combattere. Accerchiato da forze preponderanti, si difendeva strenuamente, finché cadeva gravemente colpito e con ferita che in seguito lo rese mutilato».
Col della Berretta (M. Grappa) - 14 dicembre 1917.
Nel 1919 gli vengono conferiti il distintivo d'onore d'argento e la croce di guerra; nel 1926 la croce d'argento per anzianità e nel 1931 riceve dalla Romania la Medaglia Virtù Militare di I classe; nel 1934 è nominato cavaliere della corona d'Italia.
Caporale Alpino Ros Giovanni, cl. 1894. Nato a Caneva - 8° Regg.to Alpini Battaglione Tolmezzo. «Guida alpina della guerra 1915-1918, si distinse sul Freikofel, Pal Piccolo, sul M. Paularo, sul Grappa. Decorato con Croce e Medaglia al V.M. (dallo stesso Generale allora Comandante truppe Alpine Arighi)».
Sempre fra i primi ad iscriversi ai tesseramenti, vero sostenitore del Gruppo moralmente.
Croce al merito di guerra Ragagnin Francesco fu Matteo, nato a Caneva, cl. 1914 - Sergente 1° Gruppo Alpini Valle «Val Tagliamento»:
«Assumeva il comando di un plotone rimasto privo dell'ufficiale ed incitando i suoi Alpini, durante una critica situazione, riusciva, malgrado le gravi perdite ed i violenti reiterati attacchi nemici, a mantenere la posizione».
- Shindeli - Beschishitit (Fronte Greco 13 marzo 1941).
--------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
Anno 1961 - Nel 1961, maggio, Bravin Antonio, a Caneva, ricostituisce il Gruppo organizzando una riunione locale alla quale partecipano il Presidente Dr. Scaramuzza, il Vice Presidente Toffolon, il Generale Del Din e diverse autorità del Comune.
Il 29 ottobre dello stesso anno, Bravin Antonio prende in consegna dal maresciallo Manfé il gagliardetto e le fotografie dei componenti del Gruppo disciolto nel 1955. Antonio Bravin, classe 1922, dell'Ottavo Alpini. Dopo l’8 settembre 1943 è a casa, ma viene catturato a Polcenigo ed internato in Germania; tenta varie volte di fuggire ed al terzo tentativo (dopo essere stato in campo di disciplina), vi riesce. Vaga 21 giorni tra i monti e l'11 marzo 1945 è ancora a casa e si porta a Piancavallo. Il 17 aprile egli è in Sauc con la brigata Osoppo-Friuli, allorché avviene il combattimento in cui muore Maset. Iscrittosi al Gruppo di Polcenigo nel 1951, si da da fare per fondare anche il Gruppo di Caneva: così questo diviene realtà nel 1961.
--------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
Anno 1969 - Il 10 marzo 1969 muore il colonnello Pierantonio Chiaradia. Nato a Caneva di Sacile il 23 agosto 1895, fu allievo ufficiale nell’8° Reggimento Alpini (1914) quindi sottotenente al VII°, mobilitato al Btg. Belluno (1915). Essendo il più giovane lo chiamarono: «El bocia», soprannome che si porterà per tutta la vita. E’ appena morto Cantore allorché, nell’ottobre 1915, è mandato proprio a Travenanzes, sul Lagazuoi Piccolo, nella zona della Tofana Prima, a Col de’ Bos, sul Castelletto, sulla Cima Falzarego, alla Forcella Travenanzes, alla Cengia Martini, ai Col di Lana. Per il suo coraggio di ufficiale si merita la Medaglia di Bronzo.
Da lì si sposta di nuovo alle vicine Tofane. Nel giugno 1916 è promosso in S.P.E. e quindi mandato sulla Bainsizza e sul Monte Rosso (zona del Monte Nero), a Monte Stoli, sempre col VII° Alpini. Durante la ritirata di Caporetto difende fino all’ultimo il ponte di Ternova; si batte con le retroguardie fino a Farra d’Alpago, dove viene fatto prigioniero. Rientrerà in patria, soltanto l’11 novembre 1918. Nel 1917 è tenente, nel 1927 è capitano col V° Alpini e quindi all’11° col Battaglione Trento. E’ da ricordare che nel 1919 fu uno dei fondatori dell’A.N.A. e che la sua tessera aveva il numero 13.
Nel 1938 è maggiore al 5° Alpini, l’11 gennaio 1940 è mobilitato sempre alla compagnia comando del V° e fa servizio al Monte Bianco. Nel febbraio 1941 è mobilitato in Albania al Quartier Generale del 26° Corpo d’Armata Alpino. Nel giugno dello stesso anno è Ten. Col. al V° Battaglione Complementi del V° Alpini; nel maggio 1942 è trasferito al Comando di Corpo d’Armata Alpino e fa tutta la campagna di Russia come segretario del Generale Nasci. Compie tutta la ritirata e può rientrare in Italia. Sempre col V° Alpini rimette a posto i reparti, ma il 9 settembre 1943, a Merano, viene fatto nuovamente prigioniero e deportato per la seconda volta in Germania; rimpatrierà il 1° settembre 1945. Si congeda nel giugno 1947 e nel luglio stesso è promosso Colonnello. Era decorato delle medaglie commemorativa nazionale della guerra 1915-18, dell’Inter Alleata della Vittoria, della Croce di Merito di Guerra, della Medaglia Ricordo dell’Unità d’Italia, Cavaliere della Corona d’Italia nel 1935, Croce d’Oro di Anzianità di Servizio (1937), Cavaliere Ufficiale (1942).
--------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------