Guido Scaramuzza (1946-1972)
Nasce il 19 novembre 1912 ad Azzano Decimo da Pietro ed Ersilia Veneziani.
Riformato alla visita di leva (evidentemente quelli erano tempi duri per gli studenti in medicina … infatti, come il suo predecessore Luigi Andres, si vede scartato per debole costituzione …) Viene poi dichiarato abile ad una successiva visita nel 1936.
Poco dopo si laurea in medicina e chirurgia e viene collocato in congedo, con l’obbligo di frequentare, in caso di mobilitazione, il Corso Allievi Ufficiali di Complemento. Il che puntualmente si avvera il 20 marzo 1940. Nel 1941 è nominato Sottotenente Medico di Complemento e destinato all’Ospedale Militare di Udine per il servizio di prima nomina.
Partecipa così alla sfortunata campagna di Russia con il 633° Ospedale da Campo della “Julia” e si trova coinvolto nella tragedia della ritirata.
Il 20 gennaio 1943, accerchiati dai Russi a Ssolowiev, sembra sia arrivata la fine e si aspetta solo di essere fatti prigionieri.
I Russi, invece, non si fanno vedere ed il provvidenziale passaggio di una colonna italo-tedesca, rifornita e guidata da una “Cicogna”, permette di portare feriti e congelati tutti in salvo, uscendo dalla sacca il 28 gennaio, poco a sud di Nikolajewka.
Rientrato in Patria nel ricordo di tutti quelli che sono caduti ed a sostegno di tutti quelli che sono tornati, si impegna in varie attività assistenziali ed è tra i più attivi nel riannodare le file allentate dell’Associazione.
Nel 1946 assume l’eredità di papà Andres e regge le sorti della Sezione per ben 26 anni, fino al 1972.
Anche in seguito, però, la sua continua ad essere una presenza costante ed insostituibile in ogni manifestazione ed in ogni incontro degli Alpini pordenonesi.
La notizia della sua dipartita giunge improvvisa ed inaspettata l’8 febbraio 1994, pochi giorni dopo la consueta cerimonia al Villaggio del Fanciullo in ricordo di Nikolajewka, alla presenza del residente Nazionale, Leonardo Caprioli.