IL RICORDO DI NIKOLAJEWKA ILLUMINA IL 150° ANNIVERSARIO DELL’UNITA’ D’ITALIA

Autorità e Alpini assistono composti alla cerimonia di commemorazione.

Sono trascorsi 68 anni, ma quel nome “Nikolajewka” non si è minimamente appannato, al contrario, ogni anno produce un momento di profonda riflessione che riporta alla luce, in tutta la loro realtà, l’eroismo, la civiltà e l’umanità degli Alpini ed il loro amore per l’Italia. Proprio questi elementi rendono immortale il ricordo di quella tragedia dalla quale sono nate tante iniziative positive. Proprio da questi presupposti, la manifestazione di domenica 23 gennaio 2011 trova la sintesi nel titolo. Infatti, l’esempio e la via tracciata da quei giovani Caduti rimane ancor oggi un riferimento che anima tutte le nostre attività , dando un senso ed uno scopo alla nostra vita associativa, che diventa motivo di coesione del Paese. Diventa anche una motivazione a sostenere i nostri Alpini in armi nelle missioni di pace, accumunandoli a quei giovani di allora che risposero alla chiamata del dovere. Anche i giovani in armi, a loro volta, nel ricordo degli Alpini di ieri trovano le risposte ed il senso del loro impegno anche fino all’estremo sacrificio. Allora si comprende il perché la Sezione di Pordenone si sia radunata al Villaggio del Fanciullo per la commemorazione della Battaglia di Nikolajewka. Una manifestazione sentita e partecipata anche dai rappresentanti delle istituzioni i quali, come sempre, numerosi si sono uniti alle Penne Nere: il Sindaco Sergio Bolzonello, il Vice Pres. della Giunta Regionale Luca Ciriani, il Vice-Pres. del Consiglio Regionale Maurizio Salvador, l’Ass. Provinciale Giuseppe Bressa, il Com.te della Brigata Cor. “Ariete” Gen. B. Salvatore Camporeale, il Cap. Giampaolo David in rappresentanza della Brigata Alpina Julia,  il Cap. CC. Nicola Di Ciano, C.te Comp. Pordenone, il S.Ten. Giovanni Colangelo della Comp. GdF di Pordenone, il Pres. dell’Istituto del Nastro Azzurro dott. Aldo Ferretti, la Presidente dell’A.N.F.C.D.G. Julia Marchi, l’U.N.I.R.R., l’Ass. Comb. e Reduci, infine, le II.VV. della C.R.I. guidate dalla Vice-Isp. Rosa Momi. Per la Sed Nazionale era presente il Consigliere Nazionale di Riferimento Franco Munarini. La S. Messa celebrata da Mons. Otello Quaia, Arciprete del Duomo Concattedrale di San Marco, già nella parte introduttiva promuoveva alcune profonde riflessioni sul significato della testimonianza resa con la commemorazione di Nikolajewka, che invita a costruire la Patria come fanno ogni giorno gli Alpini, anziché limitarsi a parlare di Patria. Considerazioni che venivano, successivamente, riprese anche dal Sindaco Bolzonello che riconosceva la capacità degli Alpini di continuare anche nella vita civile ad esprimere gli ideali appresi durante il Servizio Militare. Invitava a continuare a tenere vivo e caro il rispetto per quei giovani che col loro sacrificio hanno permesso al nostro paese di rimanere unito grazie alla coscienza di essere italiani. Concetti ripresi dall’Ass.re Bressa che ricordava gli Alpini recentemente Caduti in Afghanistan. Seguiva il Vice-Presidente Luca Ciriani che rievocava come questo anniversario fosse sentito in casa in quanto famiglia alpina ed anche perché ricorreva nel giorno del suo compleanno. Ciriani si soffermava sul sentimento di riconoscenza verso il sacrificio dei giovani di allora che ha fatto germogliare quelle motivazioni che ancor oggi spingono gli Alpini in congedo a operare per il bene della propria comunità, senza lamentarsi. Questo è il tessuto che ha tenuto duro nei momenti difficili della nostra Patria. Concludeva gli interventi degli oratori il residente Gasparet con la lettura di alcun brani della  recentissima pubblicazione di Vittorio Trentini, Presidente Nazionale dell’ANA dal 1981 al 1984, reduce di Russia e oggi 98enne. Dal contenuto delle pagine, emergeva lucida la condanna della guerra e dei suoi presupposti, come pure la denuncia sull’inadeguatezza dell’impiego delle Unità Alpine nella steppa anziché in montagna, con le note conseguenze. Lasciava però spazio alla speranza derivante dal messaggio raccolto dagli Alpini in congedo e che da anni trasmettono alla società attraverso il loro esempio. Dopo queste riflessioni, seguiva la consegna delle borse di studio agli studenti meritevoli. Al termine, i convenuti sfilavano in corteo fino alla Cappella dell’istituto dove veniva deposto un cesto di fiori davanti all’altare dedicato alla Divisione “Julia”, mentre il Coro ANA Montecavallo eseguiva alcuni brani dedicati ai Caduti. Terminata anche questa parte, i partecipanti si riunivano nella mensa per una pausa conviviale assieme ai Reduci, nella giornata a loro dedicata. 

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