ESCURSIONE SEZIONALE 2009 - CRETA DI TIMAU
2009 - ESCURSIONE SEZIONALE ALLA CRETA DI TIMAU
Anche quest’anno, il 6 Settembre 2009 una montagna friulana è stata designata quale meta per l’escursione sezionale Pordenonese. In rispetto all’alternanza stabilita, la commissione alpinistica ha designato, questa volta, una cima carnica ovvero la “CRETA DI TIMAU” (mt.2217).
Sono stati veramente tanti gli aspetti interessanti di questa escursione:
STORICO - Stiamo proseguendo in un graduale collegamento delle zone (fronte 10 Guerra Mondiale) già visitate partendo da quella più occidentale (per la nostra regione) del Peralba, asceso nel 2007. La zona intermedia (Coglians Pal Grande) non è stata oggetto di escursioni specifiche ma essa è meta regolare per i nostri soci sia per attività escursionistiche relative ad altre associazioni (CAI, Gruppi Montagna, ecc.) sia per la costante attività di ripristino trincee sulla sommità del Freikofel. Salendo verso la Creta di Timau abbiamo potuto brevemente soffermarci nel luogo in cui venne colpita a morte, da un cecchino austriaco, la portatrice Maria Plozner Mentii, unica donna insignita con Medaglia d’Oro al valor militare ed alla quale è intitolata la caserma degli Alpini in quel di Paluzza.
In questa particolare zona, l’organizzazione militare era costituita da un coordinato reticolo cli trincee, caverne, baraccamenti, mulattiere e teleferiche, sviluppato negli anni tra il 1915 ed il 1917. Il Comando tattico della “Regione Avostanis” risiedeva a valle della Casera Malpasso. Nelle adiacenze esistevano capienti “villaggi Di guerra” e vi convergevano le linee telefoniche provenienti dai capisaldi di linea, da Paluzza e da Monte Paularo.
ESCURSIONISTICO - Il percorso base scelto è stato calibrato sulle possibilità di tutti ovvero anche di chi non dispone di particolare allenamento alla salita. Nell’ultimo tratto di vetta alcune lievi asperità sono state superate in sicurezza grazie all’esperienza di alcuni di noi. Tra questi vanno citati i fratelli Battiston (gruppo di Taiedo) e Sandrin Ernesto (gruppo Pasiano). Quest’ultimo è stato in grado anche di “attrezzare” alcuni metri di di- scesa, con corda e moschettoni, in modo da limitare al minimo i rischi presenti in quel tratto.
E stato anche possibile, per i più curiosi ed energici, effettuare una variante, relativamente breve, per visitare l’adiacente zona di cima Avostanis.
NATURALISTICO e AMBIENTALE - Già durante il percorso d’avvicinamento si attraversa la bellissima foresta del Pramosio che fino all’ultimo tornante, tra i maestosi abeti, custodisce la sorpresa dalla quale si viene colti allorché lo sguardo può aprirsi verso la malga omonima e la corona delle cime sovrastanti.
L’anfiteatro delle montagne propone versanti estremamente erbosi, con floride distese di piante di mirtillo e numerosi corsi d’acqua.
Molto caratteristico anche il laghetto di origine glaciale che è situato tra la Creta di Timau e Avostanis. Non sono mancati neppure gli avvistamenti di alcune marmotte le quali
trovano, su questi versanti cosi ben esposti, un’habitat ideale.
CLIMATICO - Siamo stati in qualche modo ripagati da “madre natura” della giornata non certo ideale dell’anno scorso, con una fredda ma incredibilmente tersa mattinata e con condizioni ottimali che si sono protratte fin nel pomeriggio. Dalla cima il panorama è stato mozzafiato: una visibilità straordinaria che ci ha permesso di riconoscere con precisione sia i profili Dolomitici più lontani verso ovest e sia le vette delle Alpi Giulie ad est, anche quelle in territorio Sloveno.
In conclusione è possibile affermare che anche quest’anno, oltre all’incremento delle adesioni, è cresciuta anche la soddisfazione dei partecipanti. Unico neo è stato quello di non aver potuto pranzare tutti insieme in quanto, al nostro ritorno, la malga era letteralmente invasa da centinaia di persone a seguito di una manifestazione sportiva.
Anche in questo frangente, però, siamo stati protagonisti (involontari) in quanto lo speaker ringraziava gli Alpini presenti ricordando le prossime commemorazioni per il 60° della Julia.
L’invito sarà quindi rinnovato, l’anno prossimo, a tutti gli Alpini della sezione che speriamo vorranno ancora “allungare” questa bellissima fila di penne nere in marcia.
Macuz Roberto